Sabato 31 Maggio | Presentazione di ‘Uomini e Piante’, di Lucilla Zanazzi

Presentazione del libro di Lucilla Zanazzi  ”UOMINI E PIANTE Le passioni dei collezionisti del verde. Postfazione di Andrea Di Salvo. DeriveApprodi Editore 2013

Sabato 31 maggio ore 18.30 presso lo spazio tunnel del LOA Acrobax
Via della vasca navale, 6

link: www.deriveapprodi.org/2013/04/uomini-e-piante/

Partecipano: Giardinieri Sovversivi Romani Giardinieri Sovversivi, Lucilla Zanazzi (Dalia Sfiorita) e Andrea Di Salvo

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Li si incontra alle mostre di floricoltura, sanno tutto delle piante, in particolare di quelle di una precisa famiglia. Parlano fitto tra loro con un buffo idioma tra il latino e qualcosa che sembra anatomo-patologia. Li trovi sempre a rovistare tra i banchi osservando con minuziosa cura i particolari delle foglie e i fiori, poi si entusiasmano per una piantina all’apparenza del tutto insignificante. Sono i «biofili», gli amici delle piante: appassionati, collezionisti, amatori del verde più diversificato. Sono biologi, giardinieri, agronomi, vivaisti ma anche semplici «amanti».
Cosa spinge una persona ad appassionarsi al mondo vegetale fino a cambiare il corso della propria vita lavorativa e sociale per poterlo conoscere meglio e frequentare quotidianamente? Quando comincia questa possessione? Chi sono questi
individui e a chi si rivolgono per approfondire la loro sete di conoscenza? Che cosa lega le piante agli uomini e come si esprime l’empatia tra loro?
Questo libro raccoglie i racconti di questi incontri amorosi: parla di sbandate per le rose, di passioni per i tulipani, di innamoramenti per le erbe aromatiche. Una lunga galleria di personaggi che hanno collocato l’amore per il mondo vegetale al centro della propria vita, e del proprio piacere. Che nel coltivare le proprie piante e la propria passione, sono diventati dei veri sapienti. Uomini e piante dà voce ad alcuni dei maggiori conoscitori di verde del nostro paese, spesso persone ignote al grande pubblico ma di fama internazionale nel loro piccolo ma grande ambiente.

UN ASSAGGIO

«Mi è sempre piaciuto ricordare che Goethe, in una delle sue ultime lettere, aveva scritto che nulla l’aveva avvicinato di più alla comprensione del mistero della vita delle ore che aveva passato in giardino», Gian Lupo Osti.

«Ogni tanto ho bisogno di qualche cosa di nuovo, anche se le viole sono sempre presenti, così ho cominciato anche una collezione di mughetti e di non ti scordar di me. Io li chiamavo i fiori dei ricordi, e tutti quelli che passavano davanti al mio stand avevano da raccontarmi una storia della loro infanzia o della loro famiglia, legata a questi fiori. Mi sembrava di avere il potere di risvegliare nelle persone i ricordi e le emozioni. Io portavo questi fiori e in cambio ricevevo delle storie», Mirella Presot Collavini.

«È come se tu andassi per strada e le foglie degli alberi si girassero al tuo passaggio  e dicessero: “Interessati a noi, perché ne vale la pena!”. Sono stati loro, hanno incominciato a stabilire una connessione con il mio cervello e, nel momento in cui ho capito di essere realmente attorniato da questi esseri viventi che in qualche modo mi chiamavano, sono entrato in una libreria e ho preso in mano il primo libro di piante che ho trovato e mi sono messo a leggerlo, senza riuscire a smettere», Manlio Speciale.

«Dovevo sapere la chimica, la statistica, la biologia… e non potevo divagare con la mia passione per le fantasie, i sogni, la letteratura. Io dovevo occuparmi solo dell’uso economico delle piante. Che c’entra la cultura, la letteratura, la poesia, l’arte? Invece, proprio andando in giro per il mondo del ficodindia, ho scoperto come una pianta possa entrare nell’arte contemporanea, nella poesia, nell’immaginario», Giuseppe Barbera.

«Può sembrare una follia coltivare piante come querce e magnolie, che non vedrò mai adulte. Potrebbe essere un inconscio desiderio di immortalità, oppure il riposto desiderio che altri, quando io non sarò più qui, continuino la mia opera, anche se sono conscio che, quasi sempre, la vita di un giardino è legata a chi l’ha creato», Luca De Troia.

Indice:
1. Maresa Del Bufalo Genere rosa, famiglia rosaceae
2. Francesca Matranga e Marzia Milano Genere pelargonium, famiglia geraniaceae
3. Gian Lupo Osti Genere paeonia, famiglia paeoniaceae
4. Alberto Fanfani Genere cattleya, famiglia orchidaceae
5. Luca De Troia Genere syringa, famiglia oleaceae
6. Mauro Di Sorte Genere hydrangea, famiglia hydrangeaceae
7. Rita Paoli, Alessandra Borgioli e Roberto Taddei Genere hydrangea, famiglia hydrangeaceae
8. Leo Minniti e Italo Vacca Genere hemerocallis, famiglia hemerocallidaceae
9. Gianfranco Fineschi Genere rosa, famiglia rosaceae
10. Maurizio Vecchia Genere passiflora, famiglia passifloraceae
11. Elisa Benvenuti Genere salvia, famiglia lamiaceae
12. Patrizia Ianne Genere fuchsia, famiglia onagraceae
13. Tiziano Caronello Genere ipomoea, famiglia convolvulaceae
14. Mirella Presot Collavini Genere viola, famiglia violaceae
15. Carmime Tacchio Genere fuchsia, famiglia onagraceae
16. Ursula Salghetti Drioli Genere saintpaulia, famiglia gesneriaceae
17. Dino Pellizzaro Genere tropaeolum, famiglia tropaeolaceae
18. Alberto Grossi Genere amaryllis, famiglia amaryllidaceae
19. Danilo Bitetti Genere eucalyptus, famiglia myrtaceae
20. Mario Pintagro Genere plumeria, famiglia apocynaceae
21. Manlio Speciale Genere cycas, famiglia cicadaceae
22. Pietro Puccio Genere washingtonia, famiglia arecaceae
23. Giuseppe Barbera Genere opuntia, famiglia cactaceae
24. Natale Torre Genere annona, famiglia annonaceae
25. Enrico Shejbal Genere narcissus, famiglia amaryllidaceae
26. Luigi Guiglia Genere adenium, famiglia apocynaceae
27. Anna Peyron Genere rosa, famiglia rosaceae
28. Guido Piacenza Genere rhododendron, famiglia ericaceae
29. Susanna Tavallini Genere paeonia, famiglia paeoniaceae
30. Gianni Ricci Genere nelumbo, famiglia nymphaeaceae
31. Enza Romano Genere nymphaea, famiglia nymphaeaceae
32. Paolo Zacchera Genere camellia, famiglia theaceae
Postfazione in forma di conversazione con Lucilla Zanazzi di Andrea Di Salvo


AUTORE

 Lucilla Zanazzi

Lucilla Zanazzi (1943), prima di approdare alle piante, ha vissuto tra Padova, Parma, Parigi e Roma, occupandosi di arte concettuale e teatro di avanguardia. Dopo l’incontro col mondo verde, ha lavorato come consulente per la Rai e Raisat Arte, realizzando documentari sui giardini e collaborando al programma Geo. Dal 1997 organizza «La Festa delle Rose», mostra mercato di piante a Castelgiuliano vicino al lago di Bracciano. Dal 2010 collabora con la rivista online «Paesaggiocritico».

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