Misure restrittive per antifascismo!

Questa mattina il tribunale di Roma, con un’operazione della Polizia di Stato, ha emesso una serie di provvedimenti atti a limitare le libertà personali per molti militanti, attivisti e antifascisti delle realtà sociali di Roma, per eventi legati alla manifestazione contro Casapound del 21 Maggio 2016.

All’interno di questi provvedimenti, 9 obblighi di firme e 4 domiciliari, anche nostri compagni e nostre compagne, a cui innanzitutto va il nostro abbraccio e la nostra solidarietà.
Ancora una volta, l’amministrazione della giustizia, regala a piene mani provvedimenti restrittivi atti ad intimorire e punire preventivamente chi difende diritti e principi sui quali questa stessa Repubblica è nata.

casapound

Gli organi competenti e le istituzioni nulla hanno da ridire delle manifestazioni di Casapound e di fascistume vario, delle loro aggressioni e azioni squadriste, delle loro connivenze con assassini, come a Firenze o Fermo, né tanto meno nella propaganda fascista e razzista che realizzano.
L’autorità giudiziaria è solerte però ad individuare gli antifascisti e a reprimerli con inflessibilità ottusa, decisamente discutibile sul piano del diritto stesso, come dimostrato nei confronti del nostro compagno Alberto e di un altro compagno, agli arresti domiciliari dopo i fatti di Magliana.

Onestamente non ci sentiamo di chiudere questo breve comunicato con frasi enfatiche o retoriche, quanto con la triste consapevolezza che l’ondata nera che sta avvolgendo l’Europa e non solo, trova spazio ed ossigeno anche in Italia; una consapevolezza di idee mortifere e di sopraffazione che vengono tollerate ed incoraggiate.
Questo è lo stato dell’arte.
Noi, come tanti altri e tante altre, non siamo disposti a morire soffocanti da questa onda.
Siamo stati saldi in tutti questi anni, compreso quando i fascisti ci hanno portato via Renato.
Continueremo ad esserlo, uno a fianco all’altra.
Mai un passo indietro.
Tutti/e liberi/e

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