Giovedi 6 Novembre | Si al diritto alla città, no al razzismo

Diritto alla città per noi è innanzitutto una possibilità. Quella di poter vivere i nostri territori avendo garantiti servizi, diritti e qualità della vita. Ma vuol dire anche poter esprimerci e decidere su quali sono le priorità e le necessità da soddisfare.
Per questo è giusto riprendere le nostre strade, incontrarsi e confrontarsi, costruire processi condivisi per trasformare i nostri quartiere che sono sempre più lasciati a se stessi dalle istituzioni, ormai svuotate del loro ruolo di garanti dei diritti e declassate a contabili per le imprese.”

Per questo pensiamo che sia giusto poter esprimere le necessità di chi vive in questo territorio, all’interno del quadrante Ostiense/Marconi, e si possa decidere quali sono le priorità e quali le criticità. Ma pensiamo anche che si possa pretendere qualcosa di più immediato e concreto, come nuove aree verdi e strade più vivibili (con iniziative e attrezzature); che si possano individuare dei momenti assembleari per le attività che si svolgono e si svolgeranno; sollecitare l’ attivazione di tutti/e noi, perchè è la tutela più forte per le nostre vite.

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Queste strade, però, appartengono a tutti/e, senza distinzione di colore della pelle, religione, sesso, ideali politici o posto in cui si è nati; quindi è necesario sottrarsi ad una guerra tra poveri, fatta di razzismo e ricette facili, su cui qualcuno sta soffiando, per trovare spazi in cui si costruisca, con rispetto e responsabilità reciproca, un nuovo modello.
Anni fa abbiamo iniziato ad immaginare una trasformazione per i nostri quartieri, incastrati tar due grandi assi di viabilità, a partire dall’ansa del Tevere, con una vocazione naturale e di socialità. Molto poco di quello per cui ci siamo mobilitati è stato fatto e quindi c’è ancora tanto per cui lottare e da conquistare!
con merenda, per grandi e piccoli, teatralità, materiale informativo, piccola biblioteca in libero scambio e, soprattutto, potremo discutere insieme.

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