Venerdì 23 novembre/ Acrobax compie 16 anni!

ACROBAX compie 16 anni! Fatti di lotte, socialità, desideri realizzati e altri in corso d’opera, e invita tutte e tutti a festeggiare questo pezzetto di strada percorso insieme!

★ Dalle 20 cena a cura e a sostegno degli All Reds Basket Roma ★

A seguire:

✦✦ PURA CUMBIA BUENA ✦✦

★ Son Del Barrio [mex] meets ANDRES DIGITAL [ger]
★ ALTOSYSTEMA ( Los3saltos SoundSytem) [it]
★ El Pinche Perro [it]

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La La WACHA music in collaborazione con Acrobax presenta:
“Pura Cumbia Buena” , un viaggio tra la nuova cumbia da Son del Barrio in collaborazione con il DJ produttore Andres Digital creano una atmosfera di fuoco su la pista, un mix tra live band e DJ set in chiusura con un sound system , suoni di cumbia reggae, tropicale bass, cumbia digital. Per riscaldare la pista sarà con noi AltoSystema (los3saltossoundsystem)

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2002-2018
LOA Acrobax: 16 anni di lotte e progetti sociali

Qualsiasi impegno critico contro il razzismo ci chiede di comprendere la tirannia dell’universale. Durante la maggior parte della nostra storia la stessa categoria di “umano” è stata colorata di bianco e genderizzata al maschile. (Angela Y. Davis, 2016)

Nel novembre 2002 il LOA Acrobax venne occupato da un collettivo di studenti/esse, precari/e, disoccupati/e, singoli/e giramondo.
Venne occupato con la volontà di liberare e riconquistare uno spazio abbandonato per restituirgli vita, aprirlo al territorio, progettare sogni e cooperare per realizzarli.

Acrobax è nato per lottare contro il fascismo, il razzismo, il sessismo; ma soprattutto per combattere la precarietà delle nostre vite. Una condizione che sindacati e buona parte della sinistra istituzionale volevano venderci come transitoria e che, invece, avremo imparato a nostre spese, sarebbe diventata la quotidianità.

In questi 16 anni Acrobax è diventato la casa dove tanti progetti, anzi laboratori come ci piace chiamarli, hanno trovato spazio ed energia collettiva per autogestirsi e autorganizzarsi.
In questi 16 anni è diventato una casa per tutte e tutti, grandi e piccoli, in cui coltivare insieme i semi di una società libera e senza paura.

In questi 16 anni molto è cambiato all’interno della nostra esperienza come composizione e percezione. Quello che è rimasto invariato è la consapevolezza di voler continuare a sperimentare e costruire meccanismi conflittuali e solidali, consapevoli che i piani del conflitto stesso sono molteplici e intersecati tra loro. E molte le modalità di praticarlo.
In questa società frammentata e precarizzata, intrisa di paura, sappiamo che esistono anticorpi sociali profondi e resistenti, fatti di dinamiche di inclusione e cospirazione che il nostro, come gli altri spazi autogestiti, sanno produrre.

Siamo parte di quel movimento che da sempre rivendica “non qualcosa per noi, ma tutto per tutti e tutte”, capace di far vivere mille fiori in questa città di Roma, di restituire luoghi abbandonati costruendo riappropriazione di spazio, di tempo e di vita per migliaia di persone.
Quel movimento che ha dato vita agli spazi occupati e autogestiti e che oggi da lì riparte, trova spunti di riflessione e organizzazione, case sicure e appoggi concreti. Quegli stessi spazi sotto attacco a partire dalle retoriche fasciste e razziste espresse con ogni mezzo dall’attuale governo.

Una pericolosa deriva a destra che chiude i porti a chi si mette in viaggio alla ricerca di una seconda possibilità, che ci spinge a odiarci e ad avere paura dell’altro, che si impone sulle nostre scelte di vita e di amore.
Una vera e propria dichiarazione di guerra portata avanti attraverso continui inni all’odio e alla violenza sessista sui social network, attraverso il disegno di legge Pillon e il decreto Salvini su sicurezza e migranti, attraverso ordinanze di sgomberi di case occupate, campi rom, spazi sociali e centri antiviolenza, attraverso scelte politiche che puntano all’esclusione e alla restrizione delle libertà individuali e collettive.

È con lo spirito di ribellarsi a tutto questo che la nostra comunità ha scelto di festeggiare questi 16 anni di occupazione, aderendo con convinzione alle due manifestazioni del 10 e del 24 novembre.
Scendiamo in piazza perché crediamo che sia necessario trasformare il razzismo dilagante in pratiche di umanità, accoglienza e integrazione, dove la diversità è vissuta come ricchezza.
Scendiamo in piazza perché crediamo che il fascismo non sia un’idea ma un crimine.
Scendiamo in piazza perché crediamo che la violenza maschile sulle donne vada contrastata in tutte le sue forme e in tutti i luoghi giorno dopo giorno.

Abbiamo scelto da che parte stare!

Sabato 10
ore 11 – piazza Madonna di Loreto
contro il decreto Pillon
https://www.facebook.com/events/2344471642508528/

ore 14 piazza Della Repubblica
contro il decreto Sicurezza
https://www.facebook.com/events/155785395376127/

Sabato 24
ore 14 piazza della Repubblica
Corteo nazionale contro la violenza maschile sulle donne
https://www.facebook.com/events/899188277136405/

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