A 9 anni dall’assassinio di Renato continuiamo con determinazione a raccontare la sua storia, le sue passioni e a mantenere attivo l’ingranaggio della memoria. In 9 anni abbiamo vissuto sulla nostra pelle, che l’unico modo tenere accesa quella memoria, affinchè fortifichi le radici per il futuro, è farla vivere nel presente, nella creazione di percorsi e progetti, di incontri e relazioni, di battaglie e resistenze.
E’ sotto gli occhi di tutti/e come espliciti messaggi di intolleranza e fascismo stiano prendendo piede nella nostra società, trovando terreno fertile nella paura generalizzata prodotta dalla crisi economica e dalla devastante precarizzazione delle nostre vite. Questo dato appare ancora più evidente se facciamo scorrere lo sguardo prima sul contesto europeo e poi su quello globale, dove vediamo proliferare e affermarsi formazione politiche di chiara matrice fascista e pericolosamente guerrafondaie.