9 Febbraio | 4 ° Carnevale Antirazzista

APPUNTAMENTI:

-laboratorio dedicato ai bimbi per preparare il Carnevale è
DOMENICA 27 GEN. ORE 10:30
a via Casale De Merode 6.

Vi ricordiamo che i quartieri di Tor Marancia e Montagnola fanno parte della popolazione delle Terre del Nord, quindi procuratevi costumie/o accessori di qualsiasi tipo, ma dai colori freddi (tipo un cappello blu, un cappotto bianco, un boa grigio, una parrucca viola…).
Il giorno del Carnevale, SABATO 9 FEBBRAIO, la nostra parata con trampolieri e musicanti partirà dal piazzale di via Casale De Merode 6 alle 14:30. Dali ci muoveremo verso il Centro della Terra per incontrare, come ogni anno, la popolazione delle Terre del Sud (Garbatella, San Paolo). Prima del viaggio però entrambe le popolazioni fanno lo stesso sogno…. …per conoscere tutta la storia vai su FaceBook e digita Carnevale Antirazzista 2013.

-LA STORIA-

Un nuovo splendido anno è appena iniziato…
La terra vive nello splendore da ormai molto tempo.. quel mondo tanto sognato, in cui l’acqua scorre ovunque, tutto è ricoperto da prati, boschi, monti e mari azzurri, quel mondo dove il cielo è limpido e la gente vive del proprio lavoro in pace con gli altri, sembra essere diventato realtà da quando i due popoli, quello delle terre del sud e quello delle terre del nord, hanno ripopolato la terra e facendola rifiorire dopo la sconfitta degli uomini grigi.
Entrambe le popolazioni hanno ripreso a vivere in serenità e prosperità nei propri luoghi d origine:
il popolo delle terre del sud è tornato ad abitare il suo bellissimo deserto, con oasi verdi, piante e fiori ma soprattutto ha fatto rinascere il meraviglioso Grande Albero dei fiori di Rajadal, il frutto segreto della loro forza da cui si ricava il gustosissimo succo di Rajadal. Il clima non gli è più ostile, hanno acqua e cibo in grandi quantità e tutti si danno una mano gli uni con gli altri per far sì che la bellissima vita della comunità continui.
Anche il popolo delle montagne del nord è di nuovo felice di rivivere in quei boschi, pieni di laghi e di fiumi, dove l’acqua scorre rigogliosa e tutti possono goderne e dove le montagne sono popolate di nuovo dagli animali che giocano felici in mezzo alla natura;possono di nuovo godersi il grande spettacolo naturale del sole che va a dormire dietro le montagne illuminando e riflettendo la sua splendida luce sui ghiacciai che si tingono di rosa…ma soprattutto il bosco è tornato ad essere fitto e pieno di vita, e la Grande Pietra Magica del Nord è tornata a riprodurre sulle sue pareti il fiore Namir, un fiore a forma di stella dal cui polline si ricava il miele Namir che spalmato sul pan di via dona loro grande resistenza nel cammino.
Insomma, un grande sogno.
E invece è la realtà! I due popoli si sono dati molto da fare e lavorando giorno e notte hanno ridato vita alla terra rendendo la minaccia degli uomini grigi, colpevoli della distruzione del pianeta, soltanto un lontano, lontanissimo ricordo.
E a proposito di ricordi la cosa più bella è che finalmente, essendo tornati nei loro luoghi di origine, gli anziani hanno ricominciato a raccontare storie e leggende che vivono in quei luoghi; le genti della terra hanno di nuovo dei ricordi, delle memorie che possono tramandarsi intorno ad un fuoco, sulla strada, in un baretto di periferia o seduti nei grandi posti magici dei loro paesi.
Spesso camminando per le stradine della loro terra può capitare di udire la voce di un vecchio saggio che parla con un vecchio saggio che fa segni di intesa con un altro vecchio saggio…insomma un raduno di vecchi saggi che ricordano le loro avventure: “vi ricordate quando quei brutti ceffi degli uomini grigi ci avevano rubato l’acqua…siamo andati fino al centro della terra e patapunf li abbiamo cacciati via unendoci all’altro popolo”…. “si mi ricordo…che tempi…pensavano di fregarci quei farabutti…chi sa che fine hanno fatto?”…. “come?li abbiamo cacciati per sempre no?…” “e se qualcuno di loro avesse avuto la malsana idea di riavvicinarsi alle bellezze della terra rimettendo in piedi un piccolo esercito grigio e addestrandolo nell’oscurità per minacciare di nuovo il nostro pianeta?”
“ma che andate fantasticando vecchietti…” li interrompe un giovane che passa di là ritrovandosi ad ascoltare i loro discorsi “gli uomini grigi sono stati sconfitti tanti anni fa e non sono più una minaccia per noi…anzi andiamo dobbiamo aiutare gli altri per il grande giorno…su su basta con le fantasie…andiamo a festeggiare”

E infatti il grande giorno cui i popoli si stavano preparando, era la festa che ogni anno fanno al centro della terra in ricordo del giorno in cui ripopolarono il loro pianeta, inoltre è lo stesso posto dove si conobbero per la prima volta ed è ormai tradizione intraprendere ogni anno un grande cammino per arrivare fin lì e festeggiare tutti insieme portando doni all’altro popolo.
La notte prima della tanto attesa partenza uno strano sogno fece visita agli abitanti dei due popoli: un enorme dragone verde tutto piumato che danzava leggiadro, magicamente sospeso in mezzo a nuvole verdi e ogni passo in più che faceva le nuvole sotto ai suoi piedi svanivano…puf…puf…e lui si sentiva sempre più stanco…e diventava inspiegabilmente più vecchio, come fosse ferito…fino a quando non scomparve del tutto con l’ultima nuvoletta verde.. puf !
Al risveglio tutti gli abitanti, dal bimbo piccolo al più anziano di ciascun popolo, raccontarono di aver sognato uno strano dragone verde e si riversarono nelle strade per cercare di capire tutti insieme chi fosse quel drago e cosa volesse da loro..
I due popoli, nelle loro rispettive terre, continuarono ad interrogarsi a lungo sul significato di quel sogno…i vecchi saggi sostenevano che quel magico animale forse poteva essere una guida di un altro popolo…ma nessuno gli dava ascolto perché li ritenevano noiosi e rompiscatole, sempre in preda alle loro fantasie…alcuni sostenevano che fosse un drago cattivo e pericoloso che avrebbe potuto minacciare i due popoli e che quindi andava sconfitto; ma altri controbattevano che danzava in maniera troppo magica e leggiadra per rappresentare un pericolo…
ma ecco la voce dei politicanti farsi largo in mezzo al popolo delle montagne del nord: “amici..amiche…cosa andate dicendo?…è chiaro il messaggio che il drago verde piumato ci ha voluto mandare!oggi è il grande giorno in cui ogni anno ci incontriamo con il popolo amico al centro della terra!dobbiamo andare e fonderci con loro e diventare un unico popolo con un unico grande drago verde piumato come guida…perché tutti abbiamo imparato a scuola che la fusione del giallo e del blu genera il colore verde…e allora senza esitazione andiamo ad avvertire il Serpente Piumato e partiamo verso il centro della terra per la grande fusione!” ed esattamente dall’altra parte della terra un politicante del popolo del sud convinse il popolo giallo con la stessa tesi e anche loro cominciarono a prepararsi per raggiungere il Drago Giallo e partire..

Eccoci..ci siamo…tutti pronti..via…il popolo delle montagne si incammina verso il fitto bosco dove si trova la Grande Pietra Magica del Nord e intorno alla quale riposa il Serpente Piumato e durante il cammino intonano l’antico canto che composero con l’altro popolo per suggellare il loro primo incontro e che gli anziani hanno tramandato ai giovani:

tumba tumba tumba tumba tumba tumba tumba
tumba tumba tumba tumba tumba tumba tumba
piripopiripiripopiripiripo
lalala lalala lalala la

Giunti sotto la Grande Pietra Magica del Nord si rivolgono al Serpente Piumato e gli dicono: “Andiamo amico…dobbiamo arrivare come ogni anno al centro della terra per incontrarci con il popolo del sud ma questa volta dovrai fonderti con il loro Drago Giallo così diventeremo un unico popolo…così è scritto nel destino”; il Serpente con lo sguardo di chi la sa lunga dice sorridendo: “mmm…va bene…andiamo…ma prima di partire raccogliete i fiori Namir dalle pareti della Grande Pietra da portare in dono ai nostri amici…e andiamo…vi guiderò”

Nel frattempo il popolo del sud, intonando anche loro l’antico canto tumba tumba, si recò sotto il Grande albero di fiori di Rajadal dove incontrò il loro amico Drago Giallo e anche a lui venne detto: “Andiamo..andiamo…al centro della terra incontreremo il popolo delle montagne del nord e tu dovrai fonderti con il Serpente Piumato così avremo un unico Drago verde piumato…saremo tutti la stessa cosa…dai andiamo” e il Drago rispose: “che cosa?dovrei fondermi con il mio amico Serpente per che cosa???…mmmm…vabbè…andiamo…ma non dimentichiamoci di portare i fiori di Rajadal ai nostri amici del nord…forza raccogliamoli e partiamo!” e rise sotto i suoi lunghi baffi da drago.
E così i due popoli raccolsero tanti fiori, forti dell’idea che avrebbero dovuto fonderli con quelli dell’altro popolo; ogni tanto qualche saggio provava a dire: “ma se fondiamo i nostri fiori poi non esisteranno più…invece è bello che esistano due varietà di fiore così da poterle donare a qualcuno, può essere bello unirle, condividerle…ma vi prego non le fondiamo…” “zitto vecchio!!” li ammoniva qualche politicante “non hai visto anche tu nel sogno quello che abbiamo visto noi??e allora andiamo…proseguiamo verso il centro della terra”.

Camminando camminando finalmente arrivarono al centro della terra, ma lì una strana sorpresa li attendeva. sgranarono gli occhi, qualcuno pulì i grossi occhiali, altri aguzzarono la vista…
ma?
è proprio lui?
lo vedete tutti?

Al centro della terra c’era un enorme Drago verde piumato, immobile, immerso in un grande fumo verde!
“E’ lui!E’ lui!”iniziarono a gridare gli abitanti dei due popoli “E’ il Drago del sogno!ma allora se già esiste chi è realmente?”. La confusione era alle stelle…nessuno era più in grado di fare ragionamenti o ipotesi…solo domande cui nessuno sapeva rispondere; così il Drago giallo e il Serpente Piumato si avvicinarono al Drago verde piumato accogliendolo calorosamente perchè loro, in realtà, sapevano già che al loro arrivo lo avrebbero trovato lì…avevano lasciato che gli uomini dei due popoli capissero da soli di aver sbagliato ad interpretare il sogno seguendo l’idea di pochi, facili oratori.
Fecero una breve danza tradizionale, tipica di quando le grandi guide dei popoli si incontrano dopo molti anni o di quando si accoglie una nuova guida tra di loro, che consiste nel girarsi intorno intrecciando le proprie traiettorie per tre volte.
Ed ecco che il Drago verde piumato prese parola con voce tonante, e rivolgendosi ai due popoli, disse:
“Cari amici e amiche del popolo del sud e del nord ben arrivati!Siete giunti fin qui con l’idea di dovervi fondere con un altro popolo e diventare una cosa sola ma non è così!la bellezza e la forza di ogni popolo sta nel fatto che ognuno ha le sue caratteristiche, le sue tradizioni, la sua memoria storica ed è importante incontrarsi per condividerle e fare festa insieme.. io non sono il frutto della vostra fusione ma sono la guida di un altro popolo: il popolo verde che vive nelle terre dell’est e si dedica per lo più alla cura della terra e della natura. Vi sono apparso in sogno stanco e dolorante perché il nostro popolo è stato colpito dagli uomini grigi. Ricordate? Hanno catturato i miei amici umani e li hanno rinchiusi nella terribile macchina succhia colore che toglie loro energia, allegria e poco a poco persino il verde…non resisteranno a lungo perché stanno perdendo sempre più forze e colore; li stanno trasformando in uomini grigi!Quindi vi chiedo, amici, di unire le vostra danze di lotta e di andare tutti insieme a salvare il popolo verde sconfiggendo una volta per tutte gli uomini grigi…lo farete?”
“Siiiiiiiiiiiii….”urlarono i popoli del nord e del sud “lo faremo!” e non avendo dubbi che la loro priorità fosse salvare i nuovi amici si unirono in un unico grande fiume colorato di persone danzanti che suonavano e cantavano e si incamminarono alla volta delle terre del popolo verde. Durante il cammino erano tutti felici di essere lì di nuovo insieme e si raccontavano le storie dei loro paesi, si scambiavano regali, sorseggiavano insieme il gustosissimo succo di Rajadal, si dividevano il pan di via e lo mangiavano con il miele di fiori Namir; tutto questo in mezzo a canti,musiche e danze che durante la strada accompagnavano il viaggio.
Più si avvicinavano alle terre dell’est più il paesaggio si faceva arido, grigio, senza colore…i prati intorno a loro non avevano erba verde ma solo terra secca, gli alberi che un tempo abbondavano di frutti erano ormai dei tronchi malati senza vita e gli animali erano tutti scappati lontano da quando l’acqua del fiume era stata sostituita da un puzzolente liquido grigio che corrodeva tutto ciò che incontrava.
Ad un tratto ecco comparire davanti ai loro occhi la grande macchina succhia colore che opprimeva gli abitanti dell’est: un insieme orripilante di ferro e ruggine che traboccava di liquido grigio e dal quale fuoriusciva un fumo così denso che non si riusciva a respirare. Era un grosso macchinario dotato di un lungo tubo collegato ad una teca, anch’essa tutta nera e melmosa, sotto la quale erano prigionieri gli abitanti del popolo verde. Attraverso questo tubo la grande macchina succhiava tutto il colore e l’energia dei malcapitati sotto la teca, a tal punto che ormai non riuscivano più neanche a stare in piedi.
I popoli del nord e del sud le provarono tutte per cercare di distruggere quel macchinario ma senza successo così il drago verde piumato disse: “Ricordate?il vostro punto di forza…unite le vostre danze di lotta e vedrete che funzionerà…”
Così i due popoli si disposero davanti alla grande macchina grigia e cominciarono la danza che unita alla musica e alla grande allegria, produsse una tale quantità di colore che poco a poco, insinuandosi negli ingranaggi del macchinario, lo mandò in tilt!
Ci fu una grossa esplosione di colore che permise agli abitanti del popolo verde di liberarsi e riprendere subito tutta la loro energia tornando a suonare e a danzare con gli altri popoli!
Tutti si staranno chiedendo: ma gli uomini grigi dove erano?
Ecco in breve l’antefatto: erano di guardia davanti alla teca quando ad un tratto hanno udito in lontananza rumori di tamburi e canti e una fastidiosa (per loro ovvio)sensazione di festa e di allegria; così hanno preso i loro binocoli che vedono molto lontano e hanno visto un fiume di colore festante dirigersi verso di loro…hanno capito che non avrebbero mai potuto vincere contro quella grande folla felice e così sono scappati prima che gli altri popoli arrivassero lasciando incustodita la teca!
Chissà se questi uomini grigi capiranno mai che tutti i popoli, se si uniscono in amicizia per fare festa, non li ferma niente e nessuno! …chissà

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