Pubblichiamo il contributo di Radio Onda Rossa sul perché quest’anno non c’è stato il consueto capodanno ad Acrobax
Da Radiondarossa Buon Non Capodanno
Dopo dieci anni, quest’anno abbiamo deciso di non organizzare la festa di Capodanno anticarceraria al LOA Acrobax. E’ stata una scelta non poco sofferta, per una radio come OndaRossa che vive dal 1977 solo ed esclusivamente grazie alle sottoscrizioni di chi la sostiene. In dieci anni molte cose sono cambiate, a partire dalla modalità con cui abbiamo sempre organizzato la festa di fine anno. Quando abbiamo iniziato, il Capodanno di ROR all’Ex Cinodromo era la diretta prosecuzione del presidio della mattina del 31 dicembre di fronte al carcere di Rebibbia. Era una festa che metteva al centro l’autogestione, la condivisione di percorsi e contenuti, lo stare insieme non soltanto perche’ e’ la notte di Capodanno, ma per rilanciare quei messaggi di liberazione, resistenza e di rifiuto di tutte le gabbie che venivano scanditi durante la mattina del 31.
Nel tempo questo spirito si è assottigliato, si sono moltiplicate feste di capodanno in altri spazi sociali e quella che in origine era un’iniziativa che metteva insieme il sentire comune della citta’, sostenere RadiOndaRossa e al contempo rilanciare contenuti anticarcerari, si e’ via via perduta.
Ci siamo ritrovati, nostro malgrado, all’interno di un gioco competitivo che spinge a inseguire il concerto di richiamo, il palco più interessante, l’artista più gettonato al momento. Abbiamo resistito, cercando di mantenere ferma nella nostra mente l’idea che il “nostro” capodanno dovesse trasmettere alle persone che venivano anche la nostra attitudine a costruire una festa schierata, dove contenuti fascisti, razzisti, sessisti, omofobi non trovassero mai spazio, dove fosse evidente e tangibile la forza dell’autorganizzazione.
Per questo abbiamo deciso di cambiare strada. Non ci stiamo alla competizione con i concerti mainstream. Non ci interessa. Organizzeremo iniziative più piccole ma più affini a quello che noi siamo, per incontrare chi ci sostiene senza sottostare alle logiche del mercato della produzione musicale. Vogliamo ringraziare tutte e tutti i compagni e le compagne che in questi anni hanno supportato e ospitato l’iniziativa, in particolare il LOA Acrobax, e tutti i gruppi che hanno partecipato al Capodanno.
Ci diamo comunque appuntamento, come ogni anno, la mattina del 31 dicembre, di fronte al carcere di Rebibbia (Via Bartolo Longo) per gridare il nostro no al carcere e salutare i detenuti e le detenute recluse con musica e lenticchiata propiziatoria. Perche’ di carcere non si muoia piu’ ma neanche di carcere si viva.
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