10 anni di rabbia e amore: Ciao Antò

Nel 2015 le morti sul lavoro sono state quasi 1000; questa è solo una conseguenza di come il lavoro è pensato, regolamentato ed imposto nelle nostre vite.
Un tipo di sfruttamento ancestrale in cui il più forte, economicamente, impone ai più deboli una relazione sociale basata sullo sfruttamento dei tempi e delle capacità di produrre ricchezza per le loro tasche.

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La storia delle morti di lavoro è la parte più dolorosa di quella storia.
La storia di Antonio, per noi ha significato vivere quel dolore ma, contemporaneamente, scoprire che la sua storia, la nostra storia, era qualcosa di differente. Diversa perchè la vita di Antonio è stata dedicata a combattere l’ingiustizia che quello sfruttamento significa quotidianamente per milioni di persone. Perchè lungi da essere un eroe, sicuramente non nelle sue volontà, Antonio rappresenta per noi la serena determinazione di chi decide di ribellarsi a quel sistema di sfruttamento. E chi decide di farlo in una forma spesso derisa e repressa, che è quella dell’organizzazione tra eguali che decidono di vivere a pieno un’utopia, di trasformare l’esistente.
Perchè quello che ci ha legato, visceralmente, con un patto di sangue, è proprio perdere Antonio per effetto di quella dinamica di sfruttamento, mancanza di dirittti e precarietà che insieme avevamo deciso di combattere.
Strano e fuor di retorica, quella determinazione ci ha portato a conoscerci e riconoscerci; ancor più fuori dal comune la sua morte ci ha portato a legare le nostre vite a quelle di parenti e amici di Antonio, militanti di un’altra epoca di questo paese, facendoci trovare fili e radici che, seppur diverse, ci ha raccontato ancora di quella storia.
Questi dieci anni passati sono stati 10 anni di battaglie e lotte, poche commemorazioni ma molte azioni in cui provare a vivere quell’utopia, a far vivere non solo il ricordo ma quella passione e pensieri nelle strade che ci hanno unito e che ancora ci uniscono.
Per questo, però, abbiamo voluto provare a raccontare quel mondo complesso che ha rappresentato e rappresenta per noi Antonio. Vogliamo provare a costruire alcune iniziative, che possano essere le parole per narrarlo. Consapevoli che parte di quel legame non verrà reso pubblico, che continuerà ad essere celato dentro di noi e che continuerà a far bruciare rabbia e amore.
Ciao Antò.

I compagni e le compagne del Cinodromo

17 dicembre – Acrobax – La Lunfarda dei Saperi & Sapori

reading musicale ed immagini

20 dicembre – Acrobax
Boxe memorial per Antonio

15 Gennaio – Alexis occupato,Via Ostiense 124
Le parole per raccontare Antonio

16 Gennaio – Acrobax
Concerto “Questa è Roma” festival della scena punk /hc/oi! romana e non..

fine Gennaio – Roma3
Incontro pubblico “Di lavoro si muore perchè di precarietà si vive”

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