Venerdì 25 Maggio/ Ventimiglia-Bardonecchia:Storie di frontiere e solidarietà

Fronti di Resistenza, 2° appuntamento:

Ventimiglia – Bardonecchia: storie di frontiere, resistenze e solidarietà.

In questi ultimi anni abbiamo assistito all’incalzare della cosiddetta “emergenza migranti”, un fenomeno utile alla governance europea tanto in politica estera, per rafforzare la dimensione securitaria – ed economica – degli accordi internazionali, quanto in quella interna, a uso e consumo delle campagne elettorali e per spostare l’attenzione dai reali problemi sociali ed economici che rendono la vita difficile per milioni di persone in tutta Europa.

 

Ma non solo. Abbiamo assistito anche al proliferare di forme di solidarietà attiva, di lotte spesso condotte dal basso e autorganizzate, di alternative concrete alla miseria del presente, e in questo secondo incontro di “Fronti di resistenza” racconteremo le esperienze che quotidianamente vengono messe in campo nei territori di frontiera con la Francia, tra Ventimiglia e Bardonecchia.

Pratiche di resistenza che, di solito lontano dai riflettori mediatici, periodicamente saltano alla cronaca solo con il preciso intento della loro criminalizzazione, come accaduto lo scorso 22 aprile a seguito di una mobilitazione organizzata per protestare contro la presenza dei militanti di estrema destra del movimento ‘Generation Identitaire’ a Nevache, vicino al Colle della Scala. 
Ascolteremo le testimonianze solidali di chi è a Ventimiglia dal giugno del 2015, quando la Francia decise di sigillare le proprie frontiere sospendendo gli accordi di Schengen, o di chi a Bardonecchia in questi mesi, insieme ai migranti, si è messo in cammino, attivandosi contro le politiche di respingimento e abbandono di quei tanti esseri umani in fuga alla ricerca di una seconda possibilità nella vita.
In particolare, dedicheremo spazio all’importante lavoro di costruzione di reti e relazioni fatto da donne e con le donne che attraversano questi confini, e chiediamo a chi parteciperà il prossimo 25 maggio di portare cellulari anche vecchi, ma ancora funzionanti, che permettano loro di rimanere in contatto affinchè questi incontri non si perdano nella difficoltà del viaggio e della repressione.

Durante l’iniziativa verranno presentati alcune produzioni video e progetti nati per informare su quanto accade veramente in questi territori.

– “Per un uso sproporzionato della forza”, breve reportage che documenta le pratiche di controllo, cattura e deportazione dei migranti che si avvicinano alla frontiera.

– “Bardonecchia ed il colle della scala”
– “La marcia per la libertà del 22 Aprile da Claviere a Briancon”
(Luigi D’Alife – documentarista e militante del CSOA Gabrio)

Un altro reportage che racconta gli ultimi mesi dal Colle della Scala a Claviere. Dall’emergenza umanitaria alla repressione della libertà di movimento e la criminalizzazione della solidarietà.

– Progetto “parolesulconfine.com“, un blog che narra i conflitti che si intrecciano e si moltiplicano a partire da questo confine, per raccontare ciò che istituzioni e media vorrebbero far scomparire agli occhi dell’opinione pubblica. Perchè, come dice Calamai, l’ex console a Buenos Aires, in un sistema mediatico come il nostro ciò che non viene mostrato, non esiste … Perchè “quod non est in actis, non est in mundo”.

La frontiera è quella che il dizionario della lingua italiana definisce come ” linea che separa nettamente ambienti o situazioni o concezioni differenti.” Le testimonianze che ascolteremo il 25 maggio alle 18 ad Acrobax ci racconteranno di una frontiera che nel dramma invece unisce e costruisce relazioni potenti tra vite, culture ed esperienze differenti.

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A seguire, cena a cura della La Lunfarda dei Saperi & Sapori- vineria,birreria at Acrobax ex-cinodromo

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