Incontro giovedi 22 Luglio ore 18 ad Acrobax.
A 8 anni dall’assassinio di Renato non abbiamo perso la determinazione nel raccontare la sua storia, le sue passioni e attivare l’ingranaggio collettivo della memoria. In 8 anni, però, abbiamo vissuto sulla nostra pelle e nella consapevolezza di un’intera città che, l’unico modo per far vivere quella memoria nel presente e far in modo che fortifichi le radici per il futuro, è farla vivere nella creazione di percorsi e progetti, di incontri e reti, di lotte e resistenze.
È sotto gli occhi di tutti/e come in una paura generalizzata dovuta alla crisi, ai suoi meccanismi di devastazione sociale e precarizzazione delle nostre vite si insinuino striscianti messaggi di intolleranza e fascismo crescenti. Il contesto europeo subisce l’affermazione e l’attivazione di formazioni politiche di chiara matrice xenofoba e fascista. La destra nostrana, alla continua ricerca di consenso e soldi, prova a tessere reti di iniziative e contenuti mortiferi, con azioni notturne di aggressioni e assalti, in Italia e a Roma.
Per questo motivo continuiamo a ritenere un piano centrale quello di connettere le pratiche di lotta con una chiara matrice antifascista, consapevoli che il fascismo che dobbiamo affrontare è, non solo quello nostalgico, ma quello, ben più dinamico ed insinuato nelle politiche economiche e nella cultura, del potere.
Per questo ci prepariamo anche quest’anno a ricordare Renato e il suo assassinio il 27 agosto a Focene.
Ma ci prepariamo anche a fare vivere le sue passioni e i suoi sogni per dimostrare la capacità di organizzazione, di costruzione di senso e di combattività del tessuto sociale di questa metropoli, non solo per difenderne le radici antifasciste, ma per rivendicare il diritto ad una alternativa possibile.
Il 30 agosto daremo vita, a Parco Schuster, ad una giornata di musica, dibattito ed incontro.
Dunque invitiamo tutti e tutte, singoli e realtà organizzate, gli spazi sociali e i movimenti ad Acrobax, il 22 LUGLIO ALLE 18.00, per discutere ed organizzare insieme quelle due giornate.
Con Renato nel cuore e con gli occhi ben aperti.