Dopo lo sgombero e la devastazione del Cineteatro Volturno, importante esperienza di cultura indipendente, giovedì 17 luglio corteo cittadino alle 18 da Piazza Indipendenza.
Il comunicato degli spazi sociali occupati e autogestiti di Roma:
Da ieri mattina Roma è orfana di un’esperienza sociale e culturale che da 5 anni rappresentava un’importante esperienza di cultura indipendente in questa città: il Cine Teatro Volturno.
Questo sgombero mostra in maniera evidente che idea di città ha in mente chi la governa. Un’idea fondata sul profitto e una malintesa idea di legalità, dove non esistono spazi Comuni e di tutti ma solo luoghi da valorizzare, o lasciare al frutto della rendita, per realizzare ricchezza da mettere nelle tasche di privati o chi per loro.
Video | Storia del Volturno
Lo sgombero di ieri è stato un attacco a tutti gli spazi sociali e a tutte le realtà che producono cultura indipendente. Ad essere toccate sono tutte le esperienze lontane dalla logica del profitto. Un episodio figlio della logica di privatizzazione del Salva Roma, una vendetta della proprietà privata che detta legge e spadroneggia, che vuole piegare la città e chi la abita ai suoi interessi.
Per questo giovedi 17 saremo tutti assieme dalle 18 a Piazza Indipendenza per un corteo cittadino.
Per dire forte e chiaro che: Se toccano uno, toccano tutti!
Assemblea degli spazi sociali, occupati, autogestiti di Roma riuniti al Valle Occupato il 15 luglio
Comunicato dei Movimenti per il diritto all’abitare sullo sgombero dell’ex cinema Volturno, occupato dal 2008.
Roma, 15 luglio: una nuova mattina di violenza e repressione è andata in scena nel centro della città.
Con un grande dispiegamento di forze dell’ordine e mezzi blindati, infatti, il Comitato per l’ordine e la sicurezza ha proceduto allo sgombero di uno spazio sociale storico come l’ex cinema Volturno, da oltre sei anni sede politica del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa nonché teatro autogestito, aperto con la sua programmazione a tutta la città.
Si tratta di un attacco grave e inaccettabile. Grave perché avviene all’indomani di una serie di incontri interistituzionali all’interno dei quali era stato riconosciuto l’indiscutibile stato di emergenza sociale e abitativa in cui versa la città di Roma. Inaccettabile perché, consegnati alla violenza della polizia, migliaia di occupanti di case rischiano ora di essere sgomberati, e decine di spazi sociali, i veri e unici protagonisti della vita culturale cittadina, chiusi.
Per questa ragione, mentre le procedure di sgombero sono ancora in corso e la celere si abbandona alla devastazione del Volturno, distruggendo i bagni e trafugando i materiali presenti nello spazio, il Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa, insieme ai laboratori di cultura indipendente, ai movimenti per il diritto all’abitare e contro la precarietà e l’austerity, invita tutta la città ad assumere il problema dell’agibilità politica degli spazi occupati e della loro difesa.
Per affermare con forza il diritto a riprendersi e autogestire spazi di vita e cultura, GIOVEDì 17 LUGLIO ALLE ORE 18 IN PIAZZA INDIPENDENZA abbiamo indetto un grande corteo cittadino che rilancerà parlando di diritto alla città e invitando a riconquistare immediatamente tutto ciò che ambigui comitati d’affari stanno rubando a tutte e a tutti con il solito gioco di intrallazzi politici, sdoganati dal governo Renzi attraverso il mantra dei “sacrifici” (sempre a senso unico), lo strumento dell’infame articolo 5 della Legge Lupi e lo slogan padronale “ce lo chiede l’Europa”.
Emblematica, da questo punto di vista, la “proprietà” dell’ex cinema Volturno: la Ferrero Cinema, già celebre per le condizioni in cui versano i suoi lavoratori e per il malaffare con cui porta avanti le proprie attività speculative.
La tutela serrata che le istituzioni attuano nei confronti di privati e speculatori si accompagna al disinteresse rispetto a bisogni e necessità vitali di una fascia di popolazione che da anni subisce sulla propria pelle l’impoverimento devastante seguito alla crisi economica; in reazione a tutto ciò, a Roma sono decine di migliaia le famiglie e i lavoratori che hanno fatto fronte all’emergenza casa attraverso l’autorganizzazazione e l’occupazione di stabili in disuso.
Altrettanti sono gli studenti che, alzando la testa, hanno messo in discussione le condizioni di sfruttamento imposte dall’Università aziendalizzata e, muovendosi dal basso, gli artisti, i tecnici e gli attivisti che hanno dato vita a una scena sociale vitale e pronta alla lotta per la riconquista dei diritti negati. E sarà questa la composizione che si riverserà in piazza il 17 urlando con forza: “ROMA NON SI VENDE, ROMA SI DIFENDE… OCCUPIAMO TUTTO”.
Movimenti per il diritto all’abitare