Mercoledì 17 febbraio/Libera Carta: scriviamo i nostri diritti di freelance e ordinisti

Il 2015 verrà ricordato in Italia come l’anno dell’entrata in vigore del Jobs Act, la riforma che più di tutte ha segnato un vero e proprio passaggio epocale nella cancellazione dei diritti sul lavoro. Un anno caratterizzato dalla speranza in una grande spinta occupazionale, per ora non realizzata, da attuarsi con un sistema di incentivi occupazionali e di decontribuzione totale alle imprese, costata 12 miliardi alle casse pubbliche.an

Il 2016 si è aperto con la presentazione del disegno di legge governativo denominato “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”. Nelle intenzioni dichiarate degli estensori si tratterebbe dello Statuto del lavoro autonomo a cui si aggiungono 9 articoli dedicati al cosiddetto smart work. Per il Ministro Poletti e la gran parte dei media il Collegato Lavoro è un passaggio importante per “sincronizzarsi con il lavoro che cambia, costruendo un sistema di diritti e di welfare moderno”.

In realtà negli ultimi anni di profonda crisi economica, nell’assenza di minime tutele come denunciano costantemente le associazioni di free lance, il lavoro autonomo sta mutando ma nei termini di un impoverimento generalizzato e di un imponente calo degli occupati, come affermano le ultime statistiche ufficiali. Certamente il Jobs Act del lavoro autonomo è un tentativo di avanzamento rispetto alla situazione attuale, ma si tratta di piccoli e parziali passi in avanti.

Mercoledì 17 febbraio si svolgerà alle ore 15 p.m. presso la facoltà di Lettere e Filosofia (aula Matassi, via Ostiense n. 234) dell’Università Roma Tre il quarto incontro del Libera Carta Tour, un percorso che sta attraversando l’Italia con lo scopo di animare un dibattito nazionale su un nuovo sistema di diritti dei lavoratori autonomi entrando nel merito delle lacunose e confuse proposte del governo.

Dopo gli incontri di Milano e Napoli l’iniziativa vuole continuare la scrittura collettiva della Carta dei diritti e dei principi del lavoro autonomo e indipendente, interagendo e accogliendo i contributi di singoli, di associazioni e di sindacati. In tal senso la Carta dei diritti universali del lavoro presentata dalla CGIL offre la possibilità di una consultazione collettiva sulle plurali e differenti proposte alternative in campo.

A partire dalle pretese di una vera estensione universale del welfare e delle tutele, dall’introduzione di correttivi solidaristici al regime previdenziale contributivo e da interventi mirati all’equità fiscale, l’incontro sarà animato da Sergio Bologna -docente, storico e membro di Acta – e da Claudio Treves, segretario generale del Nidil-CGIL.

La Carta è promossa dalla “Coalizione 27 Febbraio”: una rete di ventuno associazione del lavoro autonomo, ordinistico e «atipico» (avvocati, architetti, ingegneri, geometri, designer della comunicazione, farmacisti, ricercatori precari). L’iniziativa apre il ciclo di seminari e conferenze dedicata ad Antonio Salerno Piccinino, lavoratore autonomo e studente dell’Università Roma Tre, a dieci anni dalla morte in un incidente sul lavoro, durante l’ultima consegna straordinaria della sua giornata da pony express.

Coalizione 27 febbraio:
ADU – Associazione degli avvocati Difensori d’Ufficio, ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana, Archivisti in Movimento, Assoarching, Associazione delle guide turistiche, CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario, Comitato per l’Equità Fiscale, Comitato Professioni Tecniche – Ingegneri e Architetti F.N.P.I. – Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Geomobilitati – Geometri, IVA sei Partita, Inarcassa Insostenibile, Intermittenti della Ricerca – Roma, MGA – Mobilitazione Generale degli Avvocati, Rete della Conoscenza, Sciopero Sociale – Roma, Stampa Romana, Aiap (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva) – Regione Lazio.

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