Presentazione del Quaderno per il Reddito: “Oltre il Reddito di Inclusione, un reddito garantito come diritto di base” a cura del Basic Income Network Italia.
Intervengono: Sandro Gobetti e Luca Santini (BIN Italia)
A due mesi dalle elezioni del 4 marzo, nell’attuale condizione di stallo per la formazione di una maggioranza di governo, continua ad esserci un’enorme attenzione agli interventi contro la povertà, come mai era avvenuto in passato.
Il diritto al reddito è uno dei temi fondamentali del dibattito politico in Italia. Ma di quale reddito si parla? Il “Reddito di Inclusione” (ReI), introdotto dal PD in campagna elettorale, il cui potenziamento è sostenuto perfino dal centro studi di Confindustria, o la proposta del Movimento 5 Stelle impropriamente definita “Reddito di cittadinanza”?
A partire dal Quaderno per il Reddito, durante la presentazione si approfondiranno le caratteristiche del ReI in quanto prima vera sperimentazione del workfare in Italia, un sistema tristemente noto in diversi Paesi europei che integra le politiche di welfare e le politiche attive del lavoro. Schemi che condizionano l’erogazione di un sostegno al reddito all’attivazione del soggetto in progetti di inclusione sociale e all’accettazione di lavori precari e sottopagati.
In questo contesto è sempre più attuale e necessario lottare contro i programmi che concepiscono la povertà e la disoccupazione come una colpa individuale e familiare, affermando le ragioni di un reddito di base universale ed incondizionato.
Dalla quarta di copertina:
Non bisogna dunque solo porre l’accento sul bisogno materiale, ma andare oltre perché un reddito garantito può rimuovere la miseria di una mera sopravvivenza ed essere strumento di autodeterminazione e liberare energie. Il peggior paradosso che si possa creare è proprio il reddito di cittadinanza accompagnato dal senso di colpa, il reddito di dignità con l’obbligo ad obbedire, il reddito minimo garantito con la ricattabilità.
A seguire cena a cura della La Lunfarda dei Saperi & Sapori- vineria,birreria at Acrobax ex-cinodromo
Venerdì 11 maggio alle ore 18.00
Presentazione del Quaderno per il Reddito: “Oltre il Reddito di Inclusione, un reddito garantito come diritto di base” a cura del Basic Income Network Italia.
Intervengono: Sandro Gobetti e Luca Santini (BIN Italia)
A due mesi dalle elezioni del 4 marzo, nell’attuale condizione di stallo per la formazione di una maggioranza di governo, continua ad esserci un’enorme attenzione agli interventi contro la povertà, come mai era avvenuto in passato.
Il diritto al reddito è uno dei temi fondamentali del dibattito politico in Italia. Ma di quale reddito si parla? Il “Reddito di Inclusione” (ReI), introdotto dal PD in campagna elettorale, il cui potenziamento è sostenuto perfino dal centro studi di Confindustria, o la proposta del Movimento 5 Stelle impropriamente definita “Reddito di cittadinanza”?
A partire dal Quaderno per il Reddito, durante la presentazione si approfondiranno le caratteristiche del ReI in quanto prima vera sperimentazione del workfare in Italia, un sistema tristemente noto in diversi Paesi europei che integra le politiche di welfare e le politiche attive del lavoro. Schemi che condizionano l’erogazione di un sostegno al reddito all’attivazione del soggetto in progetti di inclusione sociale e all’accettazione di lavori precari e sottopagati.
In questo contesto è sempre più attuale e necessario lottare contro i programmi che concepiscono la povertà e la disoccupazione come una colpa individuale e familiare, affermando le ragioni di un reddito di base universale ed incondizionato.
Dalla quarta di copertina:
Non bisogna dunque solo porre l’accento sul bisogno materiale, ma andare oltre perché un reddito garantito può rimuovere la miseria di una mera sopravvivenza ed essere strumento di autodeterminazione e liberare energie. Il peggior paradosso che si possa creare è proprio il reddito di cittadinanza accompagnato dal senso di colpa, il reddito di dignità con l’obbligo ad obbedire, il reddito minimo garantito con la ricattabilità.