“- Pertini, tu questo lo dici sempre, dillo anche adesso: qual è il nostro compito qui?
– Resistere, – disse la tessera numero I del Partito socialista. – Mantenere forza e disciplina. Prepararci. Il nostro turno potrebbe arrivare prima di quanto pensiamo.”
(WuMing 1, La macchina del vento)
17 anni fa, il 20 novembre 2002, un collettivo variegato e multiforme di precarie, studenti, lavoratori saltuari, cani sciolti e liberi giramondo occupava l’ex cinodromo. Liberando uno spazio destinato all’abbandono e alla speculazione, si dava vita ad un laboratorio sociale in cui la società, la precarietà e la barbarie capitalista venivano messe in discussione. Obiettivo era ribaltare lo statu quo.
A distanza di tanti anni, in questo spazio, hanno trovato casa ed energia progetti e percorsi, battaglie e conflitti, grandi amori e grandi dolori. Tutto quello per cui la vita vale la pena essere vissuta.
E con gli occhi pieni di storie e uno zaino di grandi esperienze guardiamo all’Italia sopita dallo sfruttamento e dalla paura, convinti però che un fiume sotterraneo continui a scorrere, scavando e sedimentando.
Per questo guardiamo con curiosità e gioia quando quella energia esplode in altre parti del mondo; perché siamo convinti che quella energia, quella critica, quella potenza trasformatrice sia anche e comunque la nostra!
Venerdì 22 novembre:
Ore 18.30 “Non sono 30 pesos, sono 30 anni” – incontro pubblico con la comunità cilena a Roma
Ore 20.30 – Cena in La Lunfarda dei Saperi & Sapori- vineria,birreria at Acrobax ex-cinodromo
Ore 22.30 live on stage
– Mathias chinasky (Cile)
– ill Nano (Da Bergamo a Roma)
– Taiwan MC – Chinese Man Records (Francia)
A seguire djset per il Rojava con Bonnot