La violente cariche in piazza Barberini di sabato scorso e il silenzio assordante della politica istituzionale volto più a condannare quel minimo di rabbia sociale espressa piuttosto che prendere posizione sulla vera faccia di un paese reale impoverito dai processi di precarizzazione che anche il Governo Renzi vuole continuare a portare avanti, indicano che ormai l’interesse di chi è al Governo è solo quella di avere mano libera per attuare le proprie strategie senza tenere in considerazione le istanze sociali.
E così ancora una volta cariche della celere, manganellate indiscriminate, fermi gratuiti, lacrimogeni sparati ad altezza uomo è il copione riservato ai movimenti sociali reali, a quella composizione meticcia scesa in piazza ancora una volta il 12 Aprile, fatta di precari, occupanti di case, migranti, neet e disoccupati che nelle lotte di tutti giorni provano a far sentire la loro voce ad un Paese annientato, addormentato ed asservito dal controllo sociale che il modello di sviluppo neoliberista vorrebbe imporre sulle nostre vite. Nuovamente, quindi, ci troviamo a fare i conti con la dura faccia della repressione, che vede da sabato scorso detenuti presso il carcere di Regina Coeli 4 compagni per i quali domani mattina a partire dalle 11 si svolgeranno gli interrogatori di convalida degli arresti avvenuti a seguito delle cariche su Via Veneto. Nuovamente, però, noi saremo lì in presidio non solo a ricordare che la solidarietà è un arma, ma piuttosto che rispetto alla gravità dei recenti provvedimenti messi in campo dal Governo Renzi esiste una soggettività politica forte che ha ben capito da che parte della barricata stare.
Il 12 Aprile c’eravamo tutt@!
Ancora una volta Casa Reddito e Dignità per tutte e tutti! Ancora una volta Tutte libere, tutti liberi! Domani a partire dalle ore 11 presidio sotto Regina Coeli
Nico, Ugo, Matteo e Simon
Liberi tutti!Liberi subito!