“Camminavamo senza cercarci, eppure sapendo che camminavamo per incontrarci” (Julio Cortazar)
Cura intesa anche come salute.
Solidarietà.
Condivisione dei saperi.
Difesa dei territori e dell’ambiente.
Inclusione.
Intersezionalità.
Mutualismo.
Diritti oltre la precarietà.
Cultura indipendente.
Giovani generazioni.
Anticapitalismo.
Autonomia e Autorganizzazione.
Poche parole che descrivono una società dove semplicemente il fascismo non è previsto.
Poche parole che sono sintesi di quanto emerso durante l’ultima assemblea di Renoize2021, la prima di quelle che ci porteranno a costruire Renoize2022.
Un’assemblea ricca e piena, nonostante siano passati 4 mesi, delle emozioni e dell’energia che ha messo in circolo la 3 giorni di settembre e che molti di noi
hanno portato con sé durante questa stagione, nelle giornate del climate camp e in quelle della gira zapatista passando per le mobilitazioni contro il G20, a sostegno dei lavoratori e della lavoratrici della GKN e contro la violenza di genere promosse da NUDM.
Abbiamo condiviso limiti e criticità della 3 giorni, fatiche e problemi, proposte su come dare continuità nei prossimi mesi ai percorsi che ci hanno fatto incontrare ancora oltre Renoize2021. E poi abbiamo rivissuto l’intensità e la bellezza che ci ha attraversato. Abbiamo ripercorso quelle giornate dedicate a Renato. Giornate che uniscono, che fanno incontrare sogni e progetti, e vogliamo iniziare subito a costruire il prossimo Renoize2022.
E allora abbiamo iniziato a parlare di Renoize Camp, di Renoize Tour, di conquiste, perché parco Schuster sia per tutte e tutti durante tutto l’anno e non solo a Renoize!
Perché noi abbiamo voglia di misurarci ancora e ancora con i bisogni speciali e costruire inclusione, quella vera, e farlo a partire proprio da ciò che conosciamo meglio: autogestione e autorganizzazione.
Vogliamo porre con determinazione la questione ecologica e ambientale perché è evidente che non c’è altro tempo da perdere. Vogliamo essere cura reciproca e accesso alla salute garantito. Vogliamo condividere sapere perché il progetto Renoize è anche saper mettere in comune competenze, spazi e opportunità tra generazioni diverse, sapendo che nessunǝ insegna, ma tuttǝ impariamo.
Consapevoli che Renoize anche quest’anno si è svolto negli anni della pandemia delCovid, in un contesto di sindemia globale. Le restrizioni, le contraddizioni, lo sfruttamento del sistema capitalista sono elevate all’ennesima potenza imponendoci delle costrizioni e mettendoci ancor di più in una condizione di subalternità.
E forse anche per questo Renoize è stato così potente: ci ha riportato insieme a ragionare e cooperare. Ci ha chiarito una volta di più quale è la forza che possiamo esprimere. Che dovremmo esercitare ed organizzare. Che potremmo innescare.
Perché ciò che ci muove è quel tutto per tutti niente per noi che ci hanno insegnato gli zapatisti e le zapatiste.
Per questo ci rivedremo sabato 19 febbraio alle ore 11 ad Acrobax, per continuare a costruire insieme questo percorso e tracciare insieme le prossime tappe.