Il 10 marzo festeggeremo i 5 anni del progetto Renoize, sala prove e sala registrazione.
Festeggeremo un percorso iniziato con Renato, con cui volevamo costruire uno spazio dedicato alla musica, ma anche alla produzione indipendente, alla circolazione di saperi e alla condivisione di competenze e passioni.
La nostra ricerca del vocabolario musicale per affrontare un terreno di battaglia in cui scontrarci con music-business e commercializzazione della musica, con la chiusura degli accessi la produzione di profitti su quella che è una delle forme di espressioni più libere che conosciamo.
Ma anche la sinergia con una resistenza, spesso underground, fatta di filesharing, di pionieri della rete, di piccoli grandi gruppi, di buona musica, di iniziative e di relazioni; relazioni fatte con le altre espressioni che costituiscono la cultura indipendente.
Di tutto questo parlavamo prima dell’estate del 2006, di quel agosto in cui due piccoli fascisti, ma soprattutto due piccole persone, gli infliggessero dieci coltellate mortali. Eppure, ci siamo intestarditi, abbiamo curato, coccolato e creduto in quel filo rosso tra i nostri sogni e quelli di Renato e abbiamo provato a farne atto concreto.
Il risultato è Renoize Project, i suoi 5 anni, la sua autogestione, le sue produzioni, tuti/e quelli/e che l’hanno sostenuto in questi anni ma, sopratutto, tutti i progetti che ne delineano il futuro.
Anche per tutto questo abbiamo scelto di organizzare questa iniziativa il 10 marzo, in un fine settimana in cui si svolgeranno, qui a Roma, delle inizaitive per Dax, per ricordare e raccontare quello che è accaduto a Davide, i fascisti che l’hanno ucciso, le dinamiche e i contesti così simili all’assasnio di Renato.
Anche perchè saremo a Milano, la settimana dopo, in occasione della manifestazione nazionale a 10 anni dall’omicidio, come Renoize Project.
Perchè siamo parte di un ingranaggio collettivo.
Ora e sempre antifascisti/e.
Con Renato nel cuore