“Galileo: Tu, intanto, hai capito quello che t’ho detto ieri?
Andrea: Cosa? Quella faccenda di Chippernico e della sua rotazione?
Galileo: Già.
Andrea: No. Ma perché vi ostinate a farlo capire a me? È difficile. Non ho ancora undici anni, li compirò in ottobre.
Galileo: Proprio questo voglio che anche tu lo capisca. Proprio perché lo si capisca io sto lavorando tanto, e mi compro quei libri che costano un occhio, invece di pagare il lattaio.”
(Vita di Galileo – B.Brecht)
La capacità di utilizzare le competenze scientifiche e la ricchezza che queste hanno prodotto sono il frutto di un lento processo. Ricchezza e conoscenze che abbiamo sempre valorizzato e che, come movimenti che provano a costruire una trasformazione dello stato di cose presente, abbiamo reclamato che fossero diffuse e sottratte ad una sfera ristretta, o peggio privata, a vantaggio della sua diffusione e pubblicità.
Senza scomodare il materialismo storico, rimaniamo convinti della necessità di metodi scientifici che siano oggettivi, affidabili, verificabili e condivisibili. Ma soprattutto che producano scienze libere e strumento di progresso per gli esseri umani
Eppure oggi ci ritroviamo in una fase storica in cui il metodo scientifico, la capacità di studiare e riconoscere eventi ed avvenimenti, viene messa in discussione profondamente dando vita ad un vero e proprio oscurantismo ideologico.
Ad oggi il veicolo sembra essere la rete ma la verità è che un discorso pubblico è stato prodotto in seno ai mezzi di informazione, nelle sedi istituzionali e scientifiche e nelle stese sedi di movimento, costruendo dibattiti pubblici falsati e producendo un corto circuito culturale e politico.
La capacità di produrre argomenti totalmente infondati fino a mettere all’indice chi produce ricerca scientifica come “professoroni” riproduce non un conflitto tra alto e basso ma un clima da caccia alle streghe.
Per questo motivo ci sembra utile organizzare alcuni incontri, a partire proprio dalla capacità di ragionare intorno ai metodi scientifici, la costruzione di ulteriori strumenti da mettere nella nostra cassetta degli attrezzi; partendo da quello che continuiamo ad auspicare: una conquista di benessere per tutti e tutte.
Primo incontro Venerdì 22 Marzo – Cambiamenti climatici: fatti, azioni e negazioni
Ne Parliamo con:
Andrea Capocci (Il Manifesto)
Filippo Thiery (Climatologo)
Re.common
Simona Savini (Coordinamento romano Acqua Pubblica)