Ci siamo presi qualche giorno per far decantare la giornata del 25 aprile, con la sua energia e la sua ricchezza.
Abbiamo visto in tutta la città e in tutta Italia iniziative partecipate e in grado di parlare di memoria ma con lo sguardo e l’esperienza del presente.
Perché, ne siamo convinti, è nella quotidianità che la forza e le idee della Resistenza continuano a vivere; risuonano nelle battaglie per i diritti e nell’opposizione a una visione reazionaria della nostra esistenza.
Quelle idee si fanno materia nelle vite di tutte e tutti noi ogni volta che proviamo a trasformare l’esistente intorno a noi.
Troppo spesso abbiamo visto utilizzare il 25 aprile come un vessillo stantio e ammuffito.
Invece la vitalità che ha animato questa Festa della Liberazione ha dimostrato che ancora è salda la pietra con cui si sono costruite le barricate contro i fascisti e i nazisti; le parole e i percorsi di lotta hanno raccontato quanto sia ingiusta la nostra quotidianità, quanto sopraffazione, razzismo e povertà siano il contesto in cui agiamo e che “in questo chiaroscuro nascono mostri”.
Con le voci e gli sguardi di quella giornata; con la forza delle radici salde nella terra e con le ali dei semi piantati per quello che verrà; con la forza che quelle relazioni costituiscono, vogliamo sia fatta la trama tessuta nel nostro territorio anche domani.
Per questo vorremo che lo stesso filo rosso costruisca il prossimo Renoize di settembre per ricordare Renato Biagetti e questi ultimi 15 anni.
Per questo vi invitiamo sabato 8 maggio, alle ore 11 ad Acrobax, per la prima riunione pubblica per costruire insieme Renoize 021.
Sempre con la stessa rabbia.
Sempre con immutato amore.