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Terrorismo: il bue che dice cornuto all'asino

Terrorismo: il bue che dice cornuto all’asino

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A soli pochi giorni dai sette arresti del 19 Luglio scorso, un’ulteriore alzata di testa degli stessi pm Torinesi (Padalino e Rinaudo) capitanati dal procuratore capo Caselli e in complicità con la Digos di Torino, ha colpito questa mattina all’alba la valle che resiste.
Decine di perquisizioni nelle case di No tav torinesi e del comitato popolare di Bussoleno oltreche nel locale La Credenza,sempre di Bussoleno, storico ed simbolico luogo della lotta NoTav dove nacque il primo comitato popolare della lotta contro l’alta velocità. Perquisizioni e 12 avvisi di garanzia  mossi, per la prima volta nella storia del ventennale movimento No tav, dall’infame articolo 280 comma 1.
“Attentato con finalità terroristiche ed eversive” è la nuova formula egregiamente costruita ad hoc dalla magistratura torinese in combutta con gli interessi economici dei partiti “democratici” per colpire chi a testa alta porta avanti la difesa del futuro della valle e della sua popolazione, oggi esperienza comune di resistenza contro la devastazione e la speculazione finanziaria sui territori.
AMIATA contro la GEOTERMIA - un monte d'acqua...

AMIATA contro la GEOTERMIA – un monte d’acqua…

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Dal 10 al 14 Luglio, c’è stato un incontro  nazionale sul monte Amiata, un momento in cui confrontarsi tra differenti battaglie per la difesa del territorio e la riappropriazione dei beni comuni, un’ occasione per costruire un processo collettivo di confronto, oltre che un appuntamento per sostenere la lotta territoriale in Amiata contro la geotermia.

Di seguito l’ appello per l’ incontro che è stato fatto una settimana fa ed un report sull’ Incontro nazionale di Comitati e Movimenti sul monte Amiata.

 

Sul Monte Amiata per rimetterci in comune: come costruire la nostra leva?

La crisi è il pane quotidiano delle nostre giornate. Ma siamo di fronte ad una crisi o ad una nuova e più aggressiva fase di accumulazione della ricchezza nelle mani di pochi? Una nuova fase in cui questo Stato ed il blocco economico-politico dominante compiono costanti imposizioni nei confronti degli individui e delle comunità. Questo è  il nuovo assetto che governa le nostre vite basato su un saccheggio sistematico che produce costante erosione della ricchezza sociale e dei diritti conducendo alla precarietà e alla povertà, individuale e sociale. Un modello destinato ad aggredire i territori con sempre maggior violenza e ad utilizzare strumenti come le privatizzazioni e la finanziarizzazione per saccheggiare beni e servizi comuni. In Italia come in Grecia, Turchia, Brasile e via dicendo.

Dopo la passeggiata in Clarea, liber* tutt*

Dopo la passeggiata in Clarea, liber* tutt*

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Venerdì notte abbiamo salutato l’alba del 20 Luglio nella passeggiata in Clarea contro la prepotenza e la violenza sistematicamente organizzata dalle truppe di occupazione dello stato italiano nella Val Susa, con un pensiero continuo nella mente che non potrà mai scomparire dalla memoria di chi ha vissuto le giornate di rivolta contro la globalizzazione neoliberista a Genova nel 2001, con la morte di Carlo Giuliani assassinato dal fuoco dei carabinieri, mano armata dell’oligarchia della governance mondiale che in quei giorni riuniva i capi di stato degli 8 “grandi” porci e maiali della terra.

Dalla valle alle metropoli, per un autunno di conflitto

Dalla valle alle metropoli, per un autunno di conflitto

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Movimenti di lotta per la casa e per il diritto all’abitare, centri sociali e spazi occupati, collettivi studenteschi e precari, militanti del movimento no tav  e di altre lotte a difesa del territorio, ci siamo incontrati al campeggio di lotta di Venaus – tra cariche nei boschi e momenti di lotta e condivisione – per costruire un percorso comune che guardi avanti, verso un autunno di conflitto di cui tutt* condividiamo l’urgenza.

Abbiamo individuato nella data del 19 ottobre (già indicata dalla 2 giorni sull’abitare a Porto Fluviale) un’occasione utile per mettere a verifica un percorso e intrecciarne molti altri. Una giornata in cui assediare i Ministeri che traducono le direttive della troika in leggi e decreti che distruggono le nostre vite. Un punto di partenza dunque e non di arrivo. Non una scadenza ma un processo in costruzione, da articolare  nei differenti territori da cui proveniamo.

ASSEMBLEA NO TAV ROMA 23 LUGLIO 2013 AL VOLTURNO

ASSEMBLEA NO TAV ROMA 23 LUGLIO 2013 AL VOLTURNO

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Nella notte tra il 19 luglio e il 20, anniversario di Carlo Giuliani
assassinato dallo Stato a Genova durante la repressione delle proteste
contro il G8 del 2001, la Val di Susa e il movimento No Tav sono tornati
a gridare la dignità di una lotta che parla dell’intero conflitto sul
futuro di questo Paese e d’Europa.

19 Luglio | Sui fermi in Val di Susa

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Questa notte 500 No Tav hanno deciso di presidiare ancora una volta il cantiere di Chiomonte rilanciando la lotta contro un’opera che, nonostante la ferma contrarietà degli abitanti della Val di Susa e di tutti gli attivisti che accorrono in loro solidarietà, continua ad essere un progetto sostenuto dalle forze politiche del governissimo delle larghe intese Letta-Alfano. Le dichiarazioni del Ministro Lupi confermano, infatti, la volontà di proseguire i lavori continuando con la becera retorica strumentale di un governo neo-liberista che utilizza il tema della crisi economica per sostenere lo scempio ambientale del TAV.

Camminando lungo i sentieri della Valle, ancora una volta, abbiamo dimostrato che insieme facciamo paura, che riappropriarsi della nostra terra, del nostro presente e del nostro futuro non ha nessun tipo di mediazione possibile. Di fronte alle innumerevoli cariche prese e di fronte alle pericolose ed infami nubi di CS che hanno invaso ieri la Valle (ed i nostri polmoni) ci siamo riappropiati di un territorio che vogliono militarizzato restituendoci di quel bagliore di dignità e determinazione che vorremmo vivo in tutte le lotte.

La risposta dello Stato alla rabbia e alla determinazione di chi non accetta i soprusi, la devastazione, il saccheggio delle nostre vite e della nostra terra è stata ancora una volta solo quella degli arresti e della violenza. Nove persone sono state fermate e picchiate brutalmente dalle frustrate truppe stanziate nel cantiere dell’alta velocità; due di questi sono compagni del Coordinamento Cittadino Lotta per la Casa di Roma, saliti in Val Susa per sostenere una lotta che, come quella per il diritto all’abitare, pratica l’autorganizzazione in un percorso di riappropriazione che combatte le politiche di austerity e afferma con forza la necessità di un cambiamento radicale del nostro presente.

Ribadiamo la nostra complicità e solidarietà a Piero e Matthias e a tutti i compagni e le compagne fermati il 19 luglio.

Niente e nessuno riuscirà a distruggere la nostra dignità e fermare la nostra rabbia

verso un autunno di lotte, ancora più forti..

CON CARLO NEL CUORE!

 

“Siete la democrazia che uccide” – Comunicato Stampa di Alexis Occupato

“Siete la democrazia che uccide” – Comunicato Stampa di Alexis Occupato

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Nella giornata dell’11 Luglio, insieme ad altre realtà territoriali, abbiamo dato vita ad un corteo che si è snodato per le vie di Ostiense e San Paolo e che reclamava reddito e diritti, in contrapposizione alle conseguenze devastanti delle politiche di austerity e di precarizzazione delle vite, dallo sfruttamento dei territori sottratti alle comunità allo smantellamento progressivo dei sistemi di welfare: abbiamo usato lo slogan “NON CI SUICIDERETE, ROMA SUD CONTRO LA CRISI”, perché vogliamo rompere la solitudine che porta soggetti impoveriti a sempre più frequenti gesti di disperazione. Durante il corteo abbiamo sanzionato con azioni simboliche alcuni luoghi emblematici dell’oppressione sociale perpetrata dai governi di ambo gli schieramenti, così come dai governissimi degli ultimi tempi; per questi motivi, giunti a Parco Schuster, abbiamo deciso di contestare il PD, prima con diversi interventi dal camion, poi tentando un’occupazione pacifica del parco che si opponesse a quella militarizzata e coatta che è stata protratta sull’unico spazio verde e d’aggregazione del territorio, al fine di lasciar spazio ad un evento partitico a scopo di lucro, quale la Festa dell’Unità.

Bentornato presente!

Bentornato presente!

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Il nostro futuro lo costruiamo nelle lotte per il reddito di base e i diritti

Le dichiarazioni che si stanno susseguendo sui giornali rispetto a quanto avvenuto davanti alla festa dell’Unitàl’11 Luglio non ci sorprendono affatto. Condannare la manifestazione costruita all’interno della campagna metropolitana della Piattaforma per il reddito di base e i diritti additando come unico responsabile il laboratorio del precariato, L.o.a Acrobax, definendoci “gruppo minoritario di squadristi” diventa una bella novella per attivare qualche zelante magistrato e per non parlare dei contenuti della protesta. Ma a questo siamo abituati. Il fatto che le massime cariche locali e regionali del PD e del PDL si esprimano nello stesso modo e con le medesime parole conferma quanto siano complementari nel governo del nostro Paese. Un matrimonio, in atto da anni, che ci ha prima imposto il governo “tecnico” di Monti, con la riforma delle pensioni e del mercato del lavoro, la spending review, il fiscal compact ed ora un governo di larghe intese, in cui si può anche acconsentire alla sospensione dei lavori in Parlamento per cordoglio nei confronti dell’anticipo della sentenza della Cassazione su Berlusconi. Un governissimo di unità nazionale sottoposto ai dettami della Troika, un’operazione di ingegneria politica che attraverso le politiche di austerity sta smantellando il nostro già arretrato sistema di welfare, privatizzando i beni comuni, devastando i territori, precarizzando e impoverendo larghi strati della popolazione italiana.

11 Luglio | Corteo Roma sud contro la crisi

11 Luglio | Corteo Roma sud contro la crisi

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Manganellate a precari e disoccupati davanti la festa dell’Unità!

Siamo partiti da Piramide con un corteo territoriale che rivendicava casa, reddito e diritti, abbiamo segnalato lungo il corteo i luoghi che generano precarietà e rappresentano il governo dell’austerity.
Dopo aver calato un lungo striscione sulla Piramide, comunicato con il quartiere di san paolo/ostiense, amico e solidale, circondati da decine di poliziotti, carabinieri e finanza in assetto antisommossa, abbiamo denunciato le politiche di precarizzazione dentro Telecom, sanzionato agenzie di Equitalia e banche, salutato le occupazioni di casa come l’ex caserma del porto fluviale o le ultime occupate in zona dentro il ciclo di lotta avviato con lo tsunami tour come lo studentato e casa dei precari Alexis.

Insieme agli studenti di Roma tre abbiamo sanzionato il rettorato contro i processi di privatizzazione dell’università pubblica avviati negli ultimi venti anni all’interno di quelli più ampi e complessivi del neoliberismo selvaggio, comunicando come il diritto allo studio sia necessario riaffermarlo dentro i nuovi diritti sociali e di cittadinanza. Arrivati al parco Schuster, blindato dalla celere, abbiamo contestato e assediato la festa del PD che da giorni è al centro di polemiche e contestazioni dei residenti e abitanti del quartiere.

11 Luglio | Manifestazione Territoriale contro la precarietà

11 Luglio | Manifestazione Territoriale contro la precarietà

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Non ci suiciderete, Roma Sud contro la crisi!

Manifestazione territoriale per il reddito di base e i diritti!
Il sesto anno consecutivo di crisi economica consegna un quadro drammatico in cui le condizioni di vita di milioni di persone sono peggiorate. I governi della crisi sono all’attacco e con le loro politiche d’austerità vediamo un aumento dei processi di precarizzazione in Italia e in tutta Europa. Da una parte i dati allarmanti sulla disoccupazione di massa, l’impoverimento, le cassintegrazioni. A questi ultimi si aggiungono quelli sulla disoccupazione giovanile che sfiora il 40%.il ricatto del debito hanno livellato verso basso garanzie sociali e diritti acquisiti.
A Roma la situazione è identica e, nello specifico, nel quadrante sud di Roma stiamo assistendo alla chiusura di aziende piccole e grandi, di esercizi commerciali e i conseguenti licenziamenti.