Roma luglio 2018: quando essere antifasciste rende “socialmente pericolose”
Nel caldo luglio romano sì è dipanato un piccolo mistero, che può avere significati più grandi per chi voglia leggerli. L’aria è resa ancora più pesante dalla propaganda razzista del Governo tra chiusura dei porti e inni alla legittima difesa che producono effetti aberranti come il caso della bimba colpita da un proiettile ad aria compressa. Siamo nella Roma della Raggi piena di monnezza ai bordi delle strade, nella Roma degli sgomberi della comunità Sudanese di via Scorticabove e del River Camping di via Tiberina , siamo nella Roma che minaccia di porre fine ad esperienze storiche come la Casa Internazionale delle Donne e tanti altri centri antiviolenza, spazi sociali e altre realtà associative fondamentali per la tenuta sociale della città.