TORNA I. MUSIC FESTIVAL CON UNA NUOVA SPERIMENTAZIONE. INFATTI, QUEST’ANNO, IL PROGETTO È STATO SVILUPPATO IN RETE, COORDINANDO 5 SPAZI OCCUPATI DELLA CITTÀ DI ROMA. ACROBAX, ALEXIS, AMERICA, TEATRO DEMERODE E VOLTURNO. www.imusicfestival.org
TORNA I. MUSIC FESTIVAL CON UNA NUOVA SPERIMENTAZIONE. INFATTI, QUEST’ANNO, IL PROGETTO È STATO SVILUPPATO IN RETE, COORDINANDO 5 SPAZI OCCUPATI DELLA CITTÀ DI ROMA. ACROBAX, ALEXIS, AMERICA, TEATRO DEMERODE E VOLTURNO. www.imusicfestival.org
L’Indipendent Music festival – www.imusicfestival.org – presenta una serata dedicata alla musica pubblicata con licenze creative commons.
Sul palco tre gruppi: Citizen Kane, Grammophone e La guerra delle formiche – rispettivamente da Roma, Eboli e Viterbo – che hanno deciso di tenersi lontano dalla SIAE e di permettere una libera diffusione dei propri progetti artistici. Ai live si alterneranno delle brevi interviste con le band e con le etichette Subcava Sonora e SubTerra, per scoprire meglio la realtà del creative commons e del copyleft.
E’ stata una giornata di lotta quella di ieri per i precari e le precarie, studenti e disoccupati che si sono dati e date appuntamento, con la firma collettiva di Piattaforma x il reddito di base e i diritti, per andare ad occupare la sede centrale dell’Inps dietro piazzale Flaminio, a Roma. Una cinquantina tra centri sociali, disoccupati, collettivi di precari e lavoratori autoconvocati e cassaintegrati che, verso le ore 11, hanno fatto pacifica ma determinata irruzione nei locali dell’INPS al grido di profitti distrutti reddito x tutti.
Cariche, sgomberi… sale la temperatura!
C’è un governo nato dal manifestarsi del parere contrario della maggioranza della popolazione per seguire l’agenda dell’austerity: aumento dell’Iva, nuova flessibilità del lavoro, ritocchino alla riforma delle pensioni… La strada di chi costruisce l’alternativa parlamentare è sempre più angusta e sono in troppi a contendersela, vecchi partiti e nuovi pseudo-movimenti che non smuovono di un centimetro il baricentro della gestione “di classe” (quell’altra) in questa interminabile crisi.
Intanto l’analisi di fase si sposta sulle strade con mille nuove lotte autorganizzate che si riprendono pezzo dopo pezzo quello che continuano a toglierci: la dignità dell’esistenza. La posta in gioco è alta e non si fanno passi indietro, da nessuna parte. La celere si schiera, gli ordini sono chiari. Dall’altra parte gli occupanti, i lavoratori e le lavoratrici, studenti, migranti, le mille facce della precarietà, un unico respiro nelle lotte per la riappropriazione di reddito e diritti. Pensiamo a Zam, Milano, e piazza Verdi, Bologna. Al loro fianco vogliamo stare. Dalla parte giusta delle barricate. Camminiamo sulle strade di tante città, respiriamo all’unisono.
Sicuri di rivedere presto nuove, cento, mille occupazioni…
Laboratorio del precariato metropolitano Acrobax
Il Primo Maggio è la festa di tutti i lavoratori e le lavoratrici, anche quelli invisibili, precari e senza contratto che in questo giorno hanno il diritto di riposarsi, festeggiare e stare assieme.
Ma questo giorno di festa, frutto di un secolo di lotte durissime, è entrato nel mirino di chi vuole cancellare ogni diritto a favore dei profitti dei soliti noti: multinazionali, società della grande distribuzione, associazioni di esercenti, sostenuti a gran voce da alcuni sindaci, a partire dallo zelante Alemanno.
Oggi siamo nelle strade del centro di Roma piene di negozi aperti per sostenere il diritto al riposo e alla festa di tutti i lavoratori e per denunciare la continua erosione dei diritti, in un quadro in cui all’interno della crisi c’è chi continua ad arricchirsi e per tutti gli altri si chiude ogni orizzonte di possibilità.
Da quando il cinodromo è stato occupato esiste uno spazio abitativo che, all’interno del coordinamento cittadino di lotta per la casa, ha portato avanti la battaglia per il diritto all’abitare per tutti e tutte.
La nostra scelta di occupare una casa è stata frutto di una condizione generale che rende impossibile ai giovani riuscire ad uscire dalla casa della propria famiglia, infatti negli ultimi anni il taglio sistematico delle garanzie e delle spese sociali hanno imposto un nuovo welfare familiare in cui le giovani generazioni vengono costrette, accusate inoltre di essere una massa di bamboccioni.
Questa esperienza è la risposta diretta ad un bisogno che ci viene negato.
All Reds Basket è un progetto che da 2 anni propone la sua idea di sport popolare ed autogestito.
Facciamo parte di uno dei progetti sportivi del L.O.A. Acrobax – ex Cinodromo della Capitale e della polisportiva All Reds che da ormai 8 anni porta avanti le idee dello sport popolare con la squadra All Reds Rugby.
Il nostro progetto si basa su una visione dello sport accessibile a tutti/e, usato come strumento per portare avanti valori per noi fondamentali quali antifascismo, antisessismo e antirazzismo, nonché come mezzo per socializzare e per condividere una passione.
Gli All Reds Rugby Roma sono una squadra di rugby, femminile e maschile, che promuove lo sport popolare come momento di aggregazione fondato sull’antifascismo, antirazzismo ed antisessismo perché crediamo che sport e società, sport e cultura, non sono distinte rubriche di un programma televisivo ma componenti indissociabili della nostra vita. Nati ormai 9 anni fa, ci sentiamo di poter definire la nostra esperienza una realtà sportiva consolidata basata sull’autogestione e l’autodeterminazione, in un percorso che favorisce l’assunzione di responsabilità individuale, allontanando sempre di più il concetto di delega sia nella pratica sportiva
sia nella gestione dei nostri spazi.