Diritto alla città per noi è innanzitutto una possibilità. Quella di poter vivere i nostri territori avendo garantiti servizi, diritti e qualità della vita. Ma vuol dire anche poter esprimerci e decidere su quali sono le priorità e le necessità da soddisfare.
Per questo è giusto riprendere le nostre strade, incontrarsi e confrontarsi, costruire processi condivisi per trasformare i nostri quartiere che sono sempre più lasciati a se stessi dalle istituzioni, ormai svuotate del loro ruolo di garanti dei diritti e declassate a contabili per le imprese.”
Per questo pensiamo che sia giusto poter esprimere le necessità di chi vive in questo territorio, all’interno del quadrante Ostiense/Marconi, e si possa decidere quali sono le priorità e quali le criticità. Ma pensiamo anche che si possa pretendere qualcosa di più immediato e concreto, come nuove aree verdi e strade più vivibili (con iniziative e attrezzature); che si possano individuare dei momenti assembleari per le attività che si svolgono e si svolgeranno; sollecitare l’ attivazione di tutti/e noi, perchè è la tutela più forte per le nostre vite.