Il MUOS è un sistema di comunicazione militare statunitense ad altissima frequenza composto da tre trasmettitori parabolici basculanti che hanno un diametro di 20 metri.
Renoize 2013
Abbiamo gli occhi ben aperti, perché non accada mai più.
Con rabbia e con amore.
Martedì 27 Agosto | Buenaonda | Focene | h 17 Beach Rugby | h 21 Parole e immagini per non dimenticare Renato
Sabato 31 Agosto | Parco Shuster (Basilica San Paolo) Roma | SPOOKYMAN | GIULIA ANANIA | PEDIGRI’ | RAPNOIZE WITH MAGIC TRIO | RIONE ROOTS REGGAE + CANTERINI | ROMANDERGROUND | LUCCI | 99 POSSE electronic live set
27 Agosto 2006. Il silenzio è dei colpevoli
Comunicato dell’assemblea del 30 agosto 2006
Sabato 27 agosto tre ragazzi sono stati aggrediti a freddo fuori da una dance hall a Focene.
Un ragazzo, Renato è morto. La tesi dei futili motivi e della rissa tra balordi va rifiutata a partire dalle testimonianze raccolte che portano ad individuare l’omicidio di Renato come un’aggressione. L’aggressione fuori un locale gestito da alcuni attivisti di rifondazione comunista, una serata reggae, la modalità rapida dell’esecuzione. Questa è avvenuta all’interno di un contesto e in un territorio che vede la presenza di organizzazioni neofasciste che producono atteggiamenti di emulazione e pratiche che riteniamo fasciste.
Inoltre denunciamo l’inadempienza dei soccorsi e in particolare dell’ospedale Grassi al quale Renato è stato portato.
L’assemblea romana ritiene per questo necessario attivare tutte le forme possibili per costruire un’altra verità che non sia disturbata da elementi esterni a partire dal coinvolgimento stesso dei carabinieri locali.
Terrorismo: il bue che dice cornuto all’asino
Decine di perquisizioni nelle case di No tav torinesi e del comitato popolare di Bussoleno oltreche nel locale La Credenza,sempre di Bussoleno, storico ed simbolico luogo della lotta NoTav dove nacque il primo comitato popolare della lotta contro l’alta velocità. Perquisizioni e 12 avvisi di garanzia mossi, per la prima volta nella storia del ventennale movimento No tav, dall’infame articolo 280 comma 1.
“Attentato con finalità terroristiche ed eversive” è la nuova formula egregiamente costruita ad hoc dalla magistratura torinese in combutta con gli interessi economici dei partiti “democratici” per colpire chi a testa alta porta avanti la difesa del futuro della valle e della sua popolazione, oggi esperienza comune di resistenza contro la devastazione e la speculazione finanziaria sui territori.
26 Luglio | Dalla valle alle metropoli, le lotte non si fermano. No Tav fino alla vittoria.
AMIATA contro la GEOTERMIA – un monte d’acqua…
Dal 10 al 14 Luglio, c’è stato un incontro nazionale sul monte Amiata, un momento in cui confrontarsi tra differenti battaglie per la difesa del territorio e la riappropriazione dei beni comuni, un’ occasione per costruire un processo collettivo di confronto, oltre che un appuntamento per sostenere la lotta territoriale in Amiata contro la geotermia.
Di seguito l’ appello per l’ incontro che è stato fatto una settimana fa ed un report sull’ Incontro nazionale di Comitati e Movimenti sul monte Amiata.
Sul Monte Amiata per rimetterci in comune: come costruire la nostra leva?
La crisi è il pane quotidiano delle nostre giornate. Ma siamo di fronte ad una crisi o ad una nuova e più aggressiva fase di accumulazione della ricchezza nelle mani di pochi? Una nuova fase in cui questo Stato ed il blocco economico-politico dominante compiono costanti imposizioni nei confronti degli individui e delle comunità. Questo è il nuovo assetto che governa le nostre vite basato su un saccheggio sistematico che produce costante erosione della ricchezza sociale e dei diritti conducendo alla precarietà e alla povertà, individuale e sociale. Un modello destinato ad aggredire i territori con sempre maggior violenza e ad utilizzare strumenti come le privatizzazioni e la finanziarizzazione per saccheggiare beni e servizi comuni. In Italia come in Grecia, Turchia, Brasile e via dicendo.
Dopo la passeggiata in Clarea, liber* tutt*
Venerdì notte abbiamo salutato l’alba del 20 Luglio nella passeggiata in Clarea contro la prepotenza e la violenza sistematicamente organizzata dalle truppe di occupazione dello stato italiano nella Val Susa, con un pensiero continuo nella mente che non potrà mai scomparire dalla memoria di chi ha vissuto le giornate di rivolta contro la globalizzazione neoliberista a Genova nel 2001, con la morte di Carlo Giuliani assassinato dal fuoco dei carabinieri, mano armata dell’oligarchia della governance mondiale che in quei giorni riuniva i capi di stato degli 8 “grandi” porci e maiali della terra.
Dalla valle alle metropoli, per un autunno di conflitto
Movimenti di lotta per la casa e per il diritto all’abitare, centri sociali e spazi occupati, collettivi studenteschi e precari, militanti del movimento no tav e di altre lotte a difesa del territorio, ci siamo incontrati al campeggio di lotta di Venaus – tra cariche nei boschi e momenti di lotta e condivisione – per costruire un percorso comune che guardi avanti, verso un autunno di conflitto di cui tutt* condividiamo l’urgenza.
Abbiamo individuato nella data del 19 ottobre (già indicata dalla 2 giorni sull’abitare a Porto Fluviale) un’occasione utile per mettere a verifica un percorso e intrecciarne molti altri. Una giornata in cui assediare i Ministeri che traducono le direttive della troika in leggi e decreti che distruggono le nostre vite. Un punto di partenza dunque e non di arrivo. Non una scadenza ma un processo in costruzione, da articolare nei differenti territori da cui proveniamo.
ASSEMBLEA NO TAV ROMA 23 LUGLIO 2013 AL VOLTURNO
Nella notte tra il 19 luglio e il 20, anniversario di Carlo Giuliani
assassinato dallo Stato a Genova durante la repressione delle proteste
contro il G8 del 2001, la Val di Susa e il movimento No Tav sono tornati
a gridare la dignità di una lotta che parla dell’intero conflitto sul
futuro di questo Paese e d’Europa.